Roma, 5 luglio 2025 –
Ha fatto il giro del mondo il monologo pronunciato da Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio e responsabile adesioni e segreteria politica di Fratelli d’Italia, durante la festa regionale del partito di Roma e Lazio, tenutasi al laghetto dell’Eur nella capitale.
Nel suo intervento, Arianna Meloni ha elogiato apertamente il governo guidato dalla sorella Giorgia Meloni, tratteggiandolo come un modello a livello internazionale e attribuendo all’esecutivo numerosi successi economici e politici.
“Giorgia è ascoltata da Europa, Stati Uniti e grandi leader mondiali”
Sotto il sole cocente romano, Arianna Meloni ha dipinto un quadro trionfale del governo, sottolineando la centralità della premier nei rapporti con i grandi attori internazionali.
“Con Giorgia al governo ci ascolta l’Europa, ci ascoltano gli Stati Uniti e abbiamo rapporti con tutti i grandi leader del mondo”, ha affermato davanti alla platea di sostenitori e dirigenti locali del partito.
Un’affermazione che ha subito attirato l’attenzione, per il tono enfatico con cui è stata pronunciata e per l’esplicito riferimento al ruolo della sorella sulla scena mondiale.
I risultati rivendicati: “Spread basso, investimenti su pensioni e famiglie”
Il monologo è proseguito con un lungo elenco di risultati attribuiti al governo in carica. Arianna Meloni ha rivendicato il calo dello spread, presentato come un segnale di solidità economica e occasione per aumentare la spesa sociale.
“Abbiamo portato lo spread a un livello basso. Questo significa che i soldi che prima si spendevano per il debito pubblico oggi possono essere utilizzati per i pensionati, per la sanità, per le infrastrutture”, ha dichiarato.
Ha poi proseguito: “Stiamo risparmiando e cresciamo più di Francia e Germania. Abbiamo investito sulle imprese, sui lavoratori, sulle famiglie”.
“Siamo un modello nella lotta all’immigrazione e nell’attuazione del Pnrr”
Durante il suo intervento, Arianna Meloni ha anche lodato le politiche del governo in materia di immigrazione e di gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“Il nostro governo è considerato un modello nella lotta all’immigrazione: abbiamo combattuto i trafficanti di esseri umani e gli sbarchi sono diminuiti del 60%”, ha detto, sottolineando i dati relativi alla riduzione degli arrivi.
Infine, ha concluso affermando: “Siamo un modello anche per l’attuazione del Pnrr”, rafforzando l’immagine di un esecutivo efficiente e rispettato anche sul piano europeo.
Fuga dai cronisti dopo il discorso
Dopo il monologo, Arianna Meloni ha accuratamente evitato di rispondere alle domande dei giornalisti presenti alla festa.
Alla fine del suo intervento, infatti, si è rapidamente allontanata dal palco, dirigendosi verso la zona riservata della manifestazione, senza rilasciare alcuna dichiarazione ai cronisti che la attendevano.
Un’uscita che ha contribuito a rendere ancora più evidente il carattere blindato dell’intervento, tutto incentrato sulla celebrazione del governo e privo di confronto con la stampa.
Il video fa il giro del web e dei media internazionali
Le immagini del discorso hanno rapidamente iniziato a circolare sui social e sono state riprese anche da alcuni media stranieri, colpiti dal tono del monologo e dal legame familiare tra la relatrice e la premier.
L’intervento di Arianna Meloni è destinato a far discutere ancora a lungo, sia per il contenuto, sia per il metodo, in un momento in cui il governo è già sotto pressione su più fronti.
VIDEO:
La sortita di Arianna Meloni, nel cuore della festa regionale di Fratelli d’Italia a Roma, ha finito per accendere più riflettori di quanti forse il partito stesso immaginasse. Il suo monologo, tra elogi al governo e dichiarazioni trionfali, ha mostrato con chiarezza il volto più celebrativo e auto-referenziale della maggioranza, tutto incentrato sulla figura della premier Giorgia Meloni e sui presunti successi economici, sociali e internazionali dell’esecutivo.
Ma ciò che più colpisce è il contesto: nessun contraddittorio, nessun confronto con la stampa, nessuna apertura alle domande. Solo un lungo discorso, applaudito dalla platea di fedelissimi, seguito da una fuga dai cronisti. Un copione perfetto per alimentare la propaganda interna, ma che rischia di allargare il solco tra la narrazione di palazzo e la realtà vissuta dai cittadini.
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Il video, diventato virale, segna così un passaggio simbolico: non solo il racconto di un’Italia “modello”, ma anche il consolidarsi di una politica che parla solo ai suoi e che preferisce il monologo al confronto.
Alla fine, resta una domanda aperta: questa celebrazione blindata rafforzerà davvero la credibilità del governo o finirà per trasformarsi nell’ennesimo boomerang comunicativo, alimentando il sospetto di un potere sempre più chiuso in se stesso?