Il nuovo sondaggio dell’Istituto Piepoli, condotto tra il 17 e il 19 marzo 2025, rivela un’importante svolta nel panorama politico italiano: il Movimento 5 Stelle registra un significativo balzo in avanti nelle intenzioni di voto, crescendo dello 0,5% e raggiungendo quota 12,5%. Un risultato che lo posiziona come secondo partito all’interno del centrosinistra e come terza forza politica del Paese, dietro a Fratelli d’Italia e al Partito Democratico.
Un segnale di crescita per il M5S
Dopo un periodo di flessione e di difficoltà a trovare una chiara identità nel nuovo assetto politico italiano, il Movimento guidato da Giuseppe Conte sembra ora recuperare terreno. La crescita dello 0,5% rappresenta la variazione più significativa dell’intero sondaggio e potrebbe indicare una rinnovata fiducia da parte dell’elettorato, forse attratto dalle recenti prese di posizione del partito su temi sociali, ambientali e di giustizia economica.
Il quadro generale: centrodestra ancora avanti
Nel complesso, il centrodestra si conferma la coalizione più forte, con un totale del 48%. Fratelli d’Italia resta il primo partito con un solido 29,5%, seguito dalla Lega all’8% e Forza Italia al 9%, mentre “Noi Moderati” si attesta all’1,5%.
Il centrosinistra, con un totale del 43%, vede il Partito Democratico al 22,5%, in lieve calo di mezzo punto percentuale, Alleanza Verdi-Sinistra al 6%, +Europa al 2%, e il già citato M5S al 12,5%.
I partiti minori
Nel campo degli “altri partiti”, che complessivamente totalizzano il 9%, spiccano Italia Viva con un 3%, Azione al 2,5%, e alcune presenze simboliche come Sud nel Cuore e Democrazia Sovrana Popolare, entrambe all’1%.

Cosa può significare questo sondaggio
La crescita del Movimento 5 Stelle potrebbe avere diverse letture. Da un lato, testimonia una possibile delusione dell’elettorato di sinistra nei confronti del PD e dei suoi alleati più tradizionali, con il M5S che torna a essere percepito come forza antisistema e alternativa concreta. Dall’altro, potrebbe anche rappresentare l’effetto di recenti iniziative comunicative o programmatiche più incisive, soprattutto su temi come il salario minimo, la transizione ecologica e il reddito di cittadinanza.
Se questa tendenza dovesse consolidarsi, potrebbe cambiare gli equilibri all’interno dell’area progressista, rimescolando le carte in vista delle prossime elezioni politiche o amministrative.
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Conclusione
Il sondaggio Piepoli di marzo 2025 fotografa una situazione politica ancora molto fluida, ma l’ascesa del Movimento 5 Stelle è un dato politico rilevante, che potrebbe segnare un’inversione di tendenza e riaprire scenari inattesi nella competizione tra centrodestra e centrosinistra. Tutto dipenderà dalla capacità del Movimento di capitalizzare questo consenso e trasformarlo in una proposta credibile e unificante per l’area progressista.