Attivisti contro Meloni e Salvini portati via di forza da Montecitorio contro il caro… IL VIDEO ASSURDO

Protesta simbolica contro il mancato taglio dell’IVA sui beni di prima necessità

Ancora un’azione dirompente firmata Ultima Generazione, il movimento ambientalista e sociale noto per le sue proteste pacifiche ma fortemente simboliche. Stavolta gli attivisti hanno inscenato un blitz davanti a Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, per denunciare il caro prezzi e il mancato taglio dell’IVA sui beni essenziali, richiesta su cui insistono da mesi.

Azione e intervento delle Forze dell’Ordine

Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, i manifestanti sono arrivati davanti alla sede del Parlamento italiano e si sono posizionati in modo da attirare immediatamente l’attenzione di deputati, passanti e giornalisti. Gli attivisti, rimasti fermi in modo pacifico ma visibile, sono stati inizialmente spostati oltre l’Obelisco della piazza da parte delle Forze dell’Ordine, e successivamente portati via con modalità definite di resistenza passiva.

La polizia ha scortato i manifestanti fino al commissariato di zona per le identificazioni di rito, mentre l’intera operazione si è svolta sotto gli occhi di numerosi cittadini e operatori media presenti sul posto.

“Chiediamo giustizia sociale, non repressione”

Ultima Generazione ha già fatto sapere tramite i propri canali che la protesta non si fermerà qui. “Abbiamo manifestato per un tema che riguarda milioni di famiglie italiane: il diritto al cibo e ai beni essenziali a un prezzo equo”, scrivono gli attivisti in una nota diffusa a seguito del fermo. “Non vogliamo sussidi o carità: chiediamo solo che l’IVA venga tagliata sui prodotti indispensabili alla vita — dal pane al latte, dai farmaci all’energia — in un momento storico in cui l’inflazione colpisce soprattutto i più fragili”.

Una battaglia che va oltre l’ambiente

Da tempo il movimento Ultima Generazione ha allargato il proprio campo d’azione oltre i temi strettamente ambientali. Le proteste contro il caro energia, i sussidi ai combustibili fossili e ora la tassazione sui beni primari puntano a mettere in luce un legame strutturale tra crisi ecologica, disuguaglianze economiche e ingiustizia sociale.

“Non c’è transizione ecologica senza giustizia sociale”, è lo slogan ricorrente delle campagne del movimento. Da mesi gli attivisti chiedono al governo Meloni di seguire l’esempio di altri Paesi europei che hanno ridotto o azzerato l’IVA su determinati prodotti in seguito all’impennata dell’inflazione post-pandemica e agli effetti della guerra in Ucraina.

Le reazioni della politica

Al momento non ci sono state dichiarazioni ufficiali dal governo, ma alcuni esponenti dell’opposizione hanno espresso solidarietà agli attivisti. Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli ha commentato: “Ultima Generazione pone un tema vero: in un Paese dove crescono povertà alimentare e disagio energetico, è assurdo che non si intervenga almeno su IVA e prezzi calmierati. La repressione non è la risposta”.

Un movimento sotto i riflettori

Con azioni sempre più frequenti e mirate, Ultima Generazione continua a mantenere alta l’attenzione mediatica e politica. La strategia della disobbedienza civile nonviolenta è al centro del loro metodo: blocchi stradali, incursioni durante eventi pubblici e ora anche blitz nei pressi delle sedi istituzionali. In passato hanno srotolato striscioni su monumenti, versato vernice su edifici simbolici e inscenato flash mob contro le politiche ambientali del governo.

Anche questa azione a Montecitorio si inserisce nella campagna lanciata lo scorso mese con lo slogan “Taglia l’IVA, non la dignità”, già portata davanti al Senato, dove alcuni attivisti avevano brandito forbici giganti per chiedere interventi immediati sul fisco.

Verso nuove mobilitazioni

Ultima Generazione promette nuove mobilitazioni nelle prossime settimane. L’obiettivo dichiarato è quello di costringere il governo a prendere posizione e ad avviare una revisione dell’attuale regime fiscale che grava in modo sproporzionato sui redditi bassi. “Se l’IVA resta al 22% su beni essenziali, non è solo ingiusto: è criminale”, scrivono in un post sui social.

Il movimento, pur essendo spesso oggetto di critiche per i metodi utilizzati, continua a raccogliere il sostegno di una fetta crescente di opinione pubblica, in particolare tra i giovani e le famiglie colpite dall’aumento del costo della vita. La protesta a Montecitorio è solo l’ultima tappa di un percorso che, promettono, “non si fermerà finché non avremo giustizia fiscale per tutti”.

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I VIDEO:
La protesta di Ultima Generazione davanti a Montecitorio segna un altro capitolo della loro strategia di disobbedienza civile, con cui intendono riportare al centro dell’agenda politica le difficoltà concrete vissute ogni giorno da milioni di italiani. In un contesto di inflazione, precarietà e disuguaglianze crescenti, la loro richiesta di ridurre l’IVA sui beni di prima necessità non è soltanto un tema fiscale, ma un grido per maggiore equità. Al di là delle modalità contestate, il messaggio è chiaro: senza giustizia sociale, la transizione ecologica rischia di restare un privilegio per pochi. E il governo, prima o poi, dovrà scegliere se ascoltare o continuare a reprimere.
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