Autonomia differenziata: Dure le parole di Conte Presidente del Movimento 5 Stelle. Ecco cosa ha dichiarato

Il Consiglio dei ministri ha ufficialmente approvato il disegno di legge sull’Autonomia differenziata proposto dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli.

“Fa rumore il silenzio di Meloni che anche ieri ha dribblato la conferenza stampa dopo il Cdm sul ddl sull’Autonomia”. Lo scrive su Twitter il presidente del Movimento cinque stelle, Giuseppe Conte. “Timore di rispondere su Donzelli-Delmastro o di intestarsi la norma ‘Spacca-Italia’? L’ultima volta che ha risposto in conferenza ai giornalisti risale al 2022”,

A commentare il Disegno di Legge è anche Stefano Bonaccini presidente della Regione Emilia-Romagna ai microfoni del Tg3.
“La bozza sull’autonomia differenziata approvata in Consiglio dei ministri è irricevibile e noi siamo pronti alla mobilitazione”. “Oggi muore l’Italia”, dichiarano in una nota 500 sindaci del Sud.

Continua: “Bozza non condivisa perché non è stata condivisa con la Conferenza delle Regioni, cosa clamorosa e incredibile, e perché è un’autonomia differenziata che non tiene conto delle nostre proposte e va nella direzione di spaccare il Paese”.

A parlare sono soprattutto i Sindaci del Sud Italia: “l’avvio del processo di decomposizione dell’unità d’Italia”.
Si scrive in una nota: “invita tutti i colleghi e i cittadini a esprimere attraverso in tutti i modi possibili la propria contrarietà”. “Abbiamo scritto stamattina al Ministro del Sud Raffaele Fitto per chiedergli d’incontrare una nostra delegazione, sia per spiegare le nostre difficoltà nell’attuazione del Pnrr, per il quale i nostri uffici stanno profondendo ogni sforzo ma in una situazione di carenza cronica di personale, con scarsissime risorse per l’affidamento d’incarichi esterni e senza prospettive certe per quanto riguarda la gestione futura delle opere da realizzare, sia per manifestare le nostre preoccupazione riguardo alla bozza Calderoli”.
“per difendere il diritto dei nostri cittadini a godere degli stessi diritti civili e sociali di tutti gli altri cittadini d’Italia” concludono.

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