Bollette shock, cittadini truffati? Il M5S chiede intervento urgente. Ecco cosa denuncia – VIDEO

Roma, 3 luglio 2025 – Si accende lo scontro politico sul tema delle bollette energetiche. In Aula alla Camera, il deputato del Movimento 5 Stelle Enrico Cappelletti ha chiesto un’informativa urgente al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, dopo la diffusione del nuovo rapporto di Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che secondo il parlamentare M5S avrebbe svelato fatti “inquietanti”.

Il presunto cartello dei produttori di energia

Al centro della denuncia vi sarebbe un’indagine condotta da Arera sugli anni 2023 e 2024, da cui emergerebbe l’ipotesi di un cartello tra i principali produttori di energia elettrica in Italia. Secondo quanto riferito da Cappelletti, tali soggetti avrebbero deliberatamente ridotto la produzione e le forniture, con il chiaro intento di far salire i prezzi in modo artificioso, proprio mentre il Paese già fronteggiava i rincari dovuti a fattori esterni come la crisi energetica globale.

“Se quanto riportato da Arera fosse confermato – ha spiegato Cappelletti – ci troveremmo di fronte a un fatto gravissimo, con effetti pesantissimi sulle tasche di famiglie e imprese, che si sarebbero ritrovate a pagare oltre 5 miliardi di euro in più sulle bollette”.

Le critiche al governo sul mix energetico e il mercato tutelato

L’esponente pentastellato ha poi puntato il dito anche contro le scelte del governo in materia di energia. Cappelletti ha criticato la strategia energetica dell’esecutivo, colpevole – secondo lui – di aver sbagliato completamente il mix energetico, puntando tutto sull’“hub del gas”, una delle fonti più costose.

“Non bastavano gli aumenti in bolletta dovuti agli errori di questo governo – ha attaccato Cappelletti – che ha deciso di puntare sul gas, ignorando fonti più economiche e sostenibili. Non bastava la fine del mercato tutelato, che ha esposto milioni di famiglie alle fluttuazioni del mercato libero. Non bastavano nemmeno i troppi oneri di sistema, che continuano a gravare sulle bollette degli italiani”.

Secondo il deputato M5S, le famiglie e le imprese italiane si ritrovano a pagare, tra tasse e oneri vari, le bollette più care d’Europa. “Ora, come se tutto questo non fosse sufficiente, arriva il rapporto choc di Arera”, ha aggiunto Cappelletti.

La richiesta al ministro Pichetto Fratin: “Venga in Aula subito”

Di fronte a questo scenario, il Movimento 5 Stelle chiede chiarezza immediata. “Per tutti questi motivi – ha concluso Cappelletti – il ministro Pichetto Fratin deve venire urgentemente in Parlamento a riferire. È in gioco la trasparenza del mercato e la tutela di famiglie e imprese che non possono più essere lasciate sole davanti a simili speculazioni”.

Arera e il dossier riservato: attesa per le prossime mosse

Al momento, il rapporto Arera non è ancora stato reso pubblico nei dettagli, ma la notizia ha già innescato un forte dibattito politico e istituzionale. Restano da chiarire la portata effettiva dell’indagine e le eventuali responsabilità dei soggetti coinvolti.

Nei prossimi giorni, il Parlamento potrebbe convocare un’audizione urgente per discutere il caso, mentre i partiti si preparano a battagliare su un tema che tocca direttamente il portafoglio di milioni di cittadini.

La denuncia lanciata in Parlamento dal Movimento 5 Stelle sul presunto cartello tra produttori di energia rischia di trasformarsi in un terremoto politico ed economico di vasta portata. Se i sospetti dovessero trovare conferma, ci si troverebbe di fronte a una delle più gravi manipolazioni di mercato degli ultimi anni, con un danno diretto stimato in oltre 5 miliardi di euro ai danni di famiglie e imprese, già alle prese con bollette tra le più alte d’Europa.

Il caso, che coinvolge non solo i produttori privati ma anche le scelte strategiche del governo sul mix energetico e sulla fine del mercato tutelato, mette in luce tutte le fragilità del sistema italiano: dalla dipendenza dal gas alla scarsa regolazione dei prezzi, fino all’assenza di un reale scudo contro speculazioni e cartelli.

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Di fronte a uno scenario così delicato, il pressing del M5S sul ministro Pichetto Fratin appare inevitabile. La richiesta di un’informativa urgente in Aula non riguarda soltanto la trasparenza su eventuali responsabilità, ma tocca un tema cruciale: la protezione dei cittadini dalle distorsioni di mercato e dalle scelte politiche miopi.

Nei prossimi giorni, la vicenda entrerà con ogni probabilità al centro del dibattito nazionale. Perché, al di là delle appartenenze politiche, ciò che è in gioco è il diritto di milioni di famiglie a non essere vittime di speculazioni occulte e di un sistema che, ancora una volta, sembra aver privilegiato pochi a discapito di molti. E, in un’Italia già gravata da diseguaglianze crescenti, questa potrebbe diventare una nuova, pericolosa miccia sociale.
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