Lo scontro sul caso Almasri e gli attacchi ai magistrati
Le tensioni politiche sull’immigrazione e sul ruolo della magistratura si accendono nuovamente, con il filosofo Massimo Cacciari che, ospite a Otto e Mezzo su La7, ha duramente criticato la politica migratoria del governo Meloni, definendola un’“ipocrisia totale” e una “politica assassina”. Le sue parole arrivano in un momento di forte dibattito, innescato dalla scarcerazione e dal rimpatrio del torturatore libico Almasri.
Cacciari: “Si sa da anni che gli accordi con la Libia creano lager per i migranti”
Durante il suo intervento, Cacciari ha messo in evidenza come il caso Almasri sia solo l’ennesimo tassello di una politica migratoria ipocrita, portata avanti da anni da tutti i governi italiani:
> “Sono anni che si sa che questi accordi con la Libia non funzionano. I barconi continuano ad arrivare, i migranti continuano a morire nel Mediterraneo e i lager libici continuano a esistere.”
Il filosofo ha poi sottolineato che gli stessi torturatori con cui ora si trova a negoziare il governo Meloni sono gli stessi con cui hanno trattato i governi precedenti, senza distinzioni politiche.
> “Meloni ha subito il ricatto di questa banda di assassini, ma quei torturatori sono gli stessi con cui hanno fatto accordi i governi passati. Tutti lo sapevano.”
Una dichiarazione pesante, che non lascia spazio a interpretazioni: per Cacciari, l’Italia, da anni, ha scelto di esternalizzare il problema migratorio accettando compromessi con milizie e governi discutibili.
Le morti in mare e il silenzio della politica
Uno degli aspetti più inquietanti sottolineati da Cacciari riguarda il modo in cui le morti dei migranti nel Mediterraneo siano ormai diventate un fatto “normale”, una sorta di routine che non fa più notizia:
> “Abbiamo cancellato ogni barlume di coscienza. Da dieci anni assistiamo a morti quotidiane nel Mediterraneo e nessuno sembra più scandalizzarsi.”
Parole che mettono in luce l’assuefazione dell’opinione pubblica e della politica rispetto alle tragedie umanitarie. Il filosofo accusa direttamente l’intero sistema politico, sostenendo che nessun governo abbia davvero cercato soluzioni diverse.
L’attacco a Meloni e la difesa dei magistrati
Un altro tema scottante affrontato da Cacciari è stato l’attacco di Giorgia Meloni ai magistrati, dopo che alcune informative giudiziarie, firmate dal Procuratore di Roma Lo Voi, hanno evidenziato criticità nella gestione del caso Almasri. La premier ha accusato la magistratura di interferire con la politica, ma per Cacciari si tratta della solita sceneggiata all’italiana:
> “È la solita sceneggiata italiota che va avanti dai tempi di Tangentopoli: quando la magistratura dà fastidio, si dice che fa politica. È un copione già visto.”
L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenendo anch’egli su La7, ha rincarato la dose, mostrando due informative simili a quelle ricevute dal governo Meloni e affermando di non aver mai usato quei documenti per attaccare i magistrati.
> “Le ho ricevute anche io, ma non ho mai attaccato i magistrati come ha fatto Meloni.”
Un chiaro segnale che il fronte delle opposizioni intende cavalcare il caso Almasri per mettere in difficoltà il governo.
Leggi anche

Sommi metteo ko la propaganda della Meloni su Manifesto di Ventotene: applausi in studio – VIDEO EPICO
Negli studi Mediaset è andato in scena un momento destinato a lasciare il segno. Ospite del dibattito, Luca Sommi –
Un governo in difficoltà tra crisi interne e tensioni esterne
Le dichiarazioni di Cacciari e le polemiche sul caso Almasri si inseriscono in un contesto di crescente difficoltà per il governo Meloni. Oltre alla questione migratoria, il governo deve affrontare le tensioni con la magistratura e le critiche internazionali sulla gestione dell’immigrazione.
L’ipotesi che Meloni possa essere costretta a riferire in Parlamento sull’accaduto si fa sempre più concreta, con le opposizioni che spingono per una sua audizione immediata:
> “Meloni venga a riferire in Aula invece di mandare avanti Nordio e Piantedosi. Mi aspetto un’altra sceneggiata.” (Giuseppe Conte)
Un caso che scuote la politica italiana
Il caso Almasri è destinato a lasciare strascichi pesanti nel dibattito politico italiano. Da una parte, il governo cerca di difendere la propria posizione, sostenendo di aver agito nel rispetto degli accordi internazionali. Dall’altra, le opposizioni e intellettuali come Cacciari denunciano un sistema che da anni chiude gli occhi sulle violenze e sugli orrori dei centri di detenzione libici.
La domanda ora è: il governo Meloni riuscirà a superare questa tempesta politica o il caso Almasri segnerà una svolta nelle politiche migratorie italiane?
VIDEO: