“L’antifascismo si fa con i fatti, non soltanto a parole”. Questa, in sintesi, la sfida lanciata da Virginia Raggi a Giorgia Meloni, dopo le polemiche sul 25 aprile. Ricordiamo che l’attuale presidente del consiglio si era rifiutata categoricamente di dire di essere antifascista. Sull’argomento è intervenuta l’ex sindaca di Roma, ecco cosa ha detto.
Prima, però, facciamo un passo indietro. Dovete sapere che il governo, tramite il Demanio, possiede nel centro di Roma una palazzina che Casapound, un’organizzazione che si autodefinisce fascista, occupa abusivamente da oltre 20 anni. Raggi ha detto, in sostanza, che “Senza nostalgie del fascismo e senza pensare alle diverse sfumature di ‘antifascismo’, il governo ha il dovere di sgomberarli immediatamente, senza se e senza ma”.

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“Da sindaca – ricorda la Raggi – ne ho fatto una battaglia di principio, ma senza il supporto del Demanio non avevo la possibilità di procedere. Si dia un segnale forte e inequivocabile, poiché un gesto vale più di mille parole. Altrimenti sono soltanto chiacchiere”
Insomma, Virginia Raggi riappare sulla scena politica lanciando una sfida al Governo Meloni, ma anche al sindaco Gualtieri e riprende la sua crociata contro l’occupazione di Casapound del palazzo di via Napoleone III. Ricordiamo, poi, che a novembre del 2018 proprio l’amministrazione di Virginia Raggi fece sgomberare e poi abbattere le ville dei Casamonica al Quadraro, nella periferia Est della Capitale. Chissà se Gualtieri porterà a termine le sue battaglie come fatto da Virginia Raggi…