Il consigliere regionale Lombardo Michele Usuelli ha fatto di recente visita all’anarchico condannato all’ergastolo Alfredo Cospito. L’udienza è stata anticipata al 24 febbraio.
Pare che il detenuto sia in discrete condizioni di salute. L’avvocato di Cospito chiarisce che il suo assistito intende andare avanti con lo sciopero della fame anche se ci saranno conseguenze irreparabili.
Usuelli ha dichiarato dopo la visita: “Vigile e respirava beneLui è focalizzato sulla battaglia per un 41 bis più umano, tanto è che ci teneva a specificare che ha paura che gli altri detenuti possano pensare che riceva trattamenti di favore in quanto noto, aveva moltissimo questa preoccupazione”.
In disaccordo il legale di Cospito: “La situazione è critica, non c’è più tempo Alfredo è sempre più magro, ha perso 45 chili. La situazione si sta estremamente complicando e si sta andando oltre la soglia critica”. “Cospito, è assolutamente determinato ad andare avanti ma è consapevole che ciò porterà a delle conseguenze irreparabili”.
Racconta un episodio successo negli ultimi giorni: “Alfredo Cospito aveva predisposto uno scritto da inviare alle autorità che possono riceverli per vigilare contro la tortura, contro i trattamenti inumani e degradanti. Questo foglio contenuto in un bloc notes gli è stato sottratto, trattenuto, sequestrato da parte del nuovo istituto di Opera. Gli hanno, inoltre, sottratto i libri che provenivano dal carcere di Bancali e quindi non ha più niente da leggere e tanto meno da scrivere”. “Attendiamo le determinazioni, ma qualcuno faccia sapere in tempi rapidi a Cospito se il provvedimento verrà revocato. Non c’è più tempo. L’ho trovato come una persona che non si alimenta da 105 giorni. E’ un uomo provato da questo lungo sciopero” conclude.
Intanto il Movimento 5 Stelle prende posizione con l’intervento del Vicepresidente Gubitosa che su facebook scrive
Il centrodestra vuole spostare l’attenzione su una cosa dove tutti sono d’accordo per sviare dai gravissimi fatti successi alla Camera nei giorni scorsi.
Quello che stiamo contestando alla Meloni è il comportamento dei suoi uomini. E’ inaccettabile che, mentre il Paese è sotto attacco, un sottosegretario alla giustizia e un altro collega di partito pensino di utilizzare verbali riservati come metodo di lotta politica rendendo pubblici dati sensibili, oggetto di indagine dalle nostre forze dell’ordine.
Sono dei dilettanti allo sbaraglio, inadatti al ruolo che ricoprono.