“Ci state portando in guerra?” – La senatrice M5S Maiorino in TV contro Gasparri – VIDEO

Negli ultimi giorni, le dichiarazioni della senatrice del Movimento 5 Stelle, Alessandra Maiorino, hanno scatenato un acceso dibattito politico e mediatico. Durante un intervento televisivo, la parlamentare ha sollevato interrogativi di grande rilevanza, mettendo in discussione le recenti discussioni sull’eventuale applicazione dell’Articolo 5 della NATO all’Ucraina. Secondo Maiorino, questa ipotesi potrebbe trascinare l’Italia in un conflitto armato senza che i cittadini siano stati adeguatamente informati o consultati.

La senatrice ha espresso in modo diretto e senza mezzi termini il suo timore: “Ci state portando in guerra?”. Una domanda che, secondo lei, dovrebbe sorgere spontanea a ogni cittadino italiano nel momento in cui si considera l’ipotesi che l’Ucraina possa essere trattata come se fosse già un paese membro della NATO, nonostante non ne faccia formalmente parte.

L’Articolo 5 e il coinvolgimento dell’Italia

L’Articolo 5 della NATO prevede che un attacco armato contro un Paese membro venga considerato un attacco contro l’intera Alleanza, costringendo tutti gli altri Stati a intervenire in sua difesa. Se questa clausola venisse applicata anche all’Ucraina – un paese che formalmente non è parte dell’Alleanza – si aprirebbe uno scenario senza precedenti. Maiorino ha denunciato il rischio che una tale decisione venga presa senza un dibattito democratico in Italia e negli altri Stati membri, ma soprattutto senza un chiaro consenso da parte dei cittadini italiani.

La senatrice ha espresso la sua preoccupazione in modo netto: “Se uniamo i puntini, appare chiaro che questa ipotesi porta inevitabilmente alla guerra. E noi italiani dobbiamo accettare questa prospettiva senza poter dire nulla?”

Le critiche alla gestione della crisi Ucraina

Maiorino ha attaccato duramente le istituzioni europee, in particolare la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Secondo la senatrice, l’Europa ha fallito nella gestione della crisi ucraina, puntando esclusivamente sull’invio di armi e sul supporto militare anziché sulla diplomazia e sul negoziato.

“Per tre anni ci hanno fatto credere che avremmo potuto vincere militarmente contro la Russia. Hanno armato l’Ucraina con il supporto degli Stati Uniti, spingendola a combattere, ma ora dove siamo arrivati? Hanno mai chiesto scusa per questo fallimento?”

Il suo intervento è stato carico di indignazione per la gestione politica ed economica della guerra, evidenziando come siano stati gli italiani a pagare il prezzo più alto in termini di crisi economica ed energetica. Secondo Maiorino, la strategia adottata finora non ha portato alcun risultato positivo e avrebbe solo aggravato le tensioni internazionali.

L’appello alla diplomazia e il richiamo alla politica estera italiana

Uno dei punti centrali dell’intervento della senatrice è stato il richiamo alla necessità di un cambio di rotta nella politica estera dell’Italia. Maiorino ha sottolineato come la diplomazia sia stata completamente ignorata e come, al contrario, sia fondamentale aprire tavoli negoziali per evitare un’ulteriore escalation del conflitto.

“Forse ci siamo dimenticati cosa significa far sentire la propria voce? Aprire dei negoziati, provare a discutere a livello diplomatico? Perché l’Europa non ha mai realmente cercato una soluzione pacifica?”

La senatrice ha insistito sul fatto che non esiste solo la strada militare e che il governo italiano dovrebbe farsi promotore di iniziative diplomatiche per arrivare a una soluzione negoziata del conflitto.

Lo scontro con Gasparri e il clima politico teso

L’intervento di Maiorino si inserisce in un contesto di tensione politica interna, in cui lo scontro tra il Movimento 5 Stelle e il centrodestra si fa sempre più acceso. In particolare, la senatrice ha avuto in passato forti contrasti con il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, accusato di aver rivolto insulti pesanti alle opposizioni.

Durante una precedente seduta in Senato, Maiorino aveva denunciato pubblicamente Gasparri per aver definito alcuni membri dell’opposizione come “cani e spacciatori”, invitandolo a rinunciare all’immunità parlamentare per rispondere delle sue parole. Questo episodio ha contribuito ad accrescere le tensioni tra le forze politiche, rendendo ancora più rovente il dibattito sulla guerra in Ucraina.

Leggi anche

L’impatto delle dichiarazioni di Maiorino e le reazioni politiche

Le parole della senatrice del M5S hanno suscitato reazioni contrastanti nel mondo politico e nell’opinione pubblica. Da un lato, c’è chi sostiene la sua posizione, condividendo le preoccupazioni sul possibile coinvolgimento dell’Italia in un conflitto armato senza un chiaro mandato democratico. Dall’altro, diversi esponenti della maggioranza hanno criticato duramente le sue dichiarazioni, accusandola di fare propaganda anti-NATO e di diffondere allarmismi infondati.

Il dibattito resta aperto e si inserisce in un quadro più ampio di crescente incertezza sulla politica estera italiana e sul ruolo dell’Europa nel conflitto ucraino. La domanda posta da Maiorino – “Ci state portando in guerra?” – continua a riecheggiare nel dibattito pubblico, ponendo interrogativi cruciali sul futuro della politica internazionale e sul coinvolgimento dell’Italia in scenari di guerra sempre più complessi.

Resta da vedere se il governo italiano risponderà a queste preoccupazioni o se, invece, continuerà sulla strada tracciata finora, senza un reale coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni strategiche che potrebbero cambiare il destino del paese.

Condividi sui tuoi social:

Articoli popolari

Voce dei Cittadini