Dal palco di un’iniziativa elettorale in Calabria, Giuseppe Conte sferra un attacco durissimo al governo Meloni sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), denunciando ritardi, tagli e sprechi. Il leader del Movimento 5 Stelle parla di una “occasione storica persa”, facendo riferimento ai 209 miliardi ottenuti dall’Europa, di cui “solo 70 sono stati spesi”.
Ma non è solo una critica. Conte, con toni sempre più da candidato potenziale, apre a un impegno diretto del M5S nel governo della Calabria, e rivendica un lavoro di radicamento sul territorio “con umiltà e concretezza”.
“Siamo indietro su tutto, il governo è incapace”
“Sono davvero incapaci”: così Conte sintetizza la sua valutazione sul governo in carica. Il riferimento principale è al Pnrr, la cui gestione è considerata dal leader pentastellato un fallimento clamoroso. “Dei 209 miliardi che siamo riusciti ad avere dall’Europa, ne sono stati spesi solo 70 – ha dichiarato – siamo indietro su tutto. Sono stati cancellati gli asili nido, ci sono tagli alla sanità, ed è evidente che questa maggioranza non ha visione né capacità di realizzare ciò che serve al Paese”.
Conte rivendica implicitamente la paternità del Pnrr, scritto durante il suo governo nel 2021, e accusa la destra di aver smantellato le sue priorità sociali, in particolare nei confronti dell’infanzia e della salute pubblica.
Calabria: “Siamo pronti a prenderci responsabilità di governo”
La tappa calabrese ha anche un significato politico più ampio: il Movimento 5 Stelle intende candidarsi a protagonista di una nuova alternativa di governo in Calabria. “Siamo pronti ad assumerci una responsabilità per il governo di questo territorio – ha detto Conte –. Stiamo lavorando con le comunità locali, con pazienza e umiltà, per costruire un progetto serio che rimetta la Calabria tra le regioni che corrono, non tra quelle che restano indietro”.
Alla domanda se con “responsabilità” intendesse anche una futura candidatura a presidente della Regione, Conte ha risposto in modo cauto ma aperto: “È prematuro parlare di nomi. L’importante ora è costruire l’alternativa ascoltando i territori”. Una risposta che lascia aperti tutti gli scenari in vista delle future elezioni regionali.
“Meloni si vanta di successi che non esistono”
Nel suo punto stampa a Lamezia Terme, Conte ha ampliato il suo attacco alla premier Giorgia Meloni, accusandola di alterare la realtà economica del Paese: “Ogni tanto Meloni estrapola qualche dato e si vanta di successi che conosce solo lei e il suo giro di amici. Ma il Paese reale racconta un’altra storia”.
Secondo Conte, l’Italia è in gravi difficoltà economiche, un trend che coinvolge famiglie, lavoratori e imprese. A sostegno delle sue parole cita dati Istat, che segnalerebbero un malcontento crescente. “C’è un malessere sociale profondo, e i numeri lo confermano. Non sono impressioni, sono fatti”.
“Lavoriamo ovunque per un’alternativa alla destra”
Infine, Conte ha voluto sottolineare che il progetto del M5S non si limita alla Calabria, ma si estende all’intero Paese: “Ovunque stiamo costruendo un’alternativa alle destre, che da tre anni governano l’Italia portandola sempre più in basso. Serve una nuova visione, serve giustizia sociale e attenzione alle fasce più fragili”.
Un messaggio chiaro che si rivolge anche agli alleati potenziali del centrosinistra: il Movimento 5 Stelle non intende più essere solo una spalla, ma un attore centrale, con una proposta politica autonoma e pronta a governare.
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Conclusioni e VIDEO
Con la tappa calabrese, Giuseppe Conte lancia un doppio messaggio: da un lato denuncia l’incapacità del governo Meloni nella gestione del Pnrr, dall’altro si candida a leader di una nuova proposta politica, radicata nei territori e pronta a rimettere in moto un’Italia oggi – a suo dire – ferma e disorientata.
Il M5S torna così al linguaggio dell’opposizione dura ma con ambizioni di governo, in vista di una fase politica che potrebbe presto riaprirsi sia a livello locale che nazionale.
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