Un intervento infuocato quello del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la sua consueta diretta Facebook del venerdì. Il governatore ha preso di mira senza giri di parole il Partito Democratico, accusandolo di aver avanzato critiche infondate sulla gestione regionale dei trasporti.
“In queste settimane — ha dichiarato De Luca — vedremo un’escalation di propaganda elettorale in vista delle regionali. C’è chi a Roma gioca a spartirsi le Regioni come fossero fette di pane: una a me, una a te. Tutto questo, ignorando completamente i problemi reali dei territori e i bisogni di famiglie e imprese. È lo specchio di una politica povera e autoreferenziale, portata avanti da persone che spesso non hanno mai lavorato e non conoscono il significato della parola dignità.”
Il presidente ha poi rivendicato con forza il lavoro svolto sul trasporto pubblico:
“Per ciò che abbiamo realizzato in questi anni in Campania, ci vorrebbe un monumento. Invece c’è chi continua a fare solo populismo, e c’è sempre qualcuno — anche dentro il Pd — che anziché valorizzare il modello campano, preferisce raccontare sciocchezze. Ormai, sembra quasi che per fare carriera nel partito bisogna dire assurdità.”
De Luca ha ricordato i numerosi ostacoli affrontati durante il suo mandato:
“Abbiamo operato in condizioni difficilissime, realizzando veri e propri miracoli. L’unica criticità evidente, e sempre ammessa con trasparenza, è quella della Circumvesuviana. Ma anche in quel caso possiamo confrontarci con chiunque a testa alta.”
Ha quindi illustrato le cause dei ritardi nella consegna dei nuovi treni per la linea vesuviana, facendo riferimento a fattori esterni come la pandemia e la guerra in Ucraina. Poi la provocazione:
“A chi critica per partito preso chiedo: tu, esattamente, che soluzione proponi? Nulla. Il nostro è un linguaggio fatto di verità. Il 90% del servizio di trasporto pubblico in Campania è di alto livello. Se qualcuno ha idee migliori, siamo pronti ad ascoltarle. Ma basta slogan.”
Il governatore ha poi denunciato con durezza un certo clima politico nazionale:
“C’è chi vorrebbe mettere in vendita la Campania, sacrificandola sull’altare degli accordi elettorali. Non c’è alcun interesse per i problemi veri della Regione: conta solo trovare posti nei listini parlamentari. È una miseria morale.”
Non sono mancate frecciate anche al partito di governo:
“Quando si parla di sanità e dei tagli ai punti nascita voluti dal governo Meloni, spunta pure qualche esponente di Fratelli d’Italia che si allinea alla propaganda del solito personaggio del Pd, per non lasciarlo solo. Tutti insieme a fare demagogia.”
Il presidente ha quindi avvertito i cittadini campani:
“Nei prossimi mesi sentirete ogni sorta di stupidaggine. Sarà una campagna elettorale segnata da un’ondata di sciocchezze. Ma noi risponderemo punto su punto. Non possiamo continuare a tollerare falsità e attacchi infondati.”
Poi il passaggio più acceso:
“Si incontrano a Roma e si dividono le Regioni come se fossero biglietti della lotteria. Ma noi l’abbiamo detto chiaramente: in Campania non funziona così. Faremo tutto il possibile per impedire che la Regione torni nel pantano da cui l’abbiamo tirata fuori.”
E ancora:
“Molti stanno nelle istituzioni non per servire il pubblico, ma per fare passerella e prepararsi a nuove candidature. Noi abbiamo fatto l’opposto: ci siamo spesi con tutte le forze per cambiare una realtà difficile, e oggi Campania e Napoli godono di una dignità e di una credibilità che prima non avevano, riconosciuta in tutta Italia.”
In chiusura, De Luca si è rivolto ai suoi ascoltatori con un tono più personale:
“Perdonatemi se ho usato parole dure e toni accesi. Ma credo che capirete la mia amarezza e la mia rabbia. Alcune puntualizzazioni, a volte, sono necessarie.”
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Conclusione
L’intervento di Vincenzo De Luca non è solo l’ennesima bordata contro gli avversari politici, ma il tentativo di riaffermare un’idea di governo fondata sul pragmatismo, sull’esperienza amministrativa e sul radicamento territoriale. Le sue parole, dure e senza filtri, mirano a difendere i risultati ottenuti in Campania e a contrastare una campagna elettorale che — a suo dire — si gioca più su accordi di potere che su contenuti reali.
Con l’approssimarsi delle elezioni regionali, la narrazione di De Luca si fa sempre più polarizzante: da un lato chi lavora per risolvere i problemi, dall’altro chi fa politica “di palazzo”. Un messaggio chiaro ai cittadini: la posta in gioco non è solo una poltrona, ma la tenuta di un modello amministrativo che rivendica concretezza, autonomia e risultati tangibili.
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