La settimana politica si chiude con un quadro particolarmente dinamico sul fronte delle intenzioni di voto, fotografato dal consueto riepilogo “BiDiMedia Nuggets”. Il format settimanale, che raccoglie le variazioni percentuali registrate dai principali istituti demoscopici italiani, evidenzia chiaramente due tendenze contrapposte: da un lato, il Movimento 5 Stelle (M5S) è il miglior partito della settimana; dall’altro, il Partito Democratico (PD) risulta il peggiore in termini di consenso.
M5S: segnali di crescita da più fronti
Il M5S mostra segnali di vitalità in un contesto politico fluido. Il partito guidato da Giuseppe Conte registra una crescita presso ben quattro istituti su cinque: +0,3% per Youtrend, +0,4% per Lab21.01, +0,3% per SWG, e una variazione nulla sia per Tecnè mentre che Termometro Politico assegna una flessione dello 0,2%.
Questa media positiva rafforza la posizione del Movimento come principale beneficiario del momento, soprattutto in una fase di apparente stabilità del centrodestra e di difficoltà del centrosinistra. La performance del M5S è tanto più significativa se si considera che il partito stava da mesi oscillando in un limbo di consenso, senza netti slanci né crolli.
Questa media positiva rafforza la posizione del Movimento come principale beneficiario del momento, soprattutto in una fase di apparente stabilità del centrodestra e di difficoltà del centrosinistra. La performance del M5S è tanto più significativa se si considera che il partito stava da mesi oscillando in un limbo di consenso, senza netti slanci né crolli.
PD: la settimana nera dei dem
Decisamente più critica la situazione per il PD. Il partito guidato da Elly Schlein è l’unico a segnare una flessione generalizzata in quasi tutti i sondaggi: +0,1% per Termometro Politico, -0,1% per LAB21. -, -0,4% per Eurometra, -0,7% per YouTrend e -0,2% per SWG. In nessun caso si registra una variazione positiva.
Il crollo medio, vicino al mezzo punto percentuale, rappresenta un campanello d’allarme per i dem, che potrebbero pagare lo scotto di una linea politica percepita come poco incisiva o troppo ambigua, in particolare su temi divisivi come la giustizia, l’immigrazione e le alleanze internazionali.
Centrodestra: equilibrio apparente
Nel centrodestra, Fratelli d’Italia registra flessioni modeste ma costanti (-0,1% e -0,2 in tre sondaggi), mentre Forza Italia oscilla tra il +0,2% di YouTrend e il -0,2% di altri istituti. La Lega è l’unico partito del centrodestra a chiudere la settimana in positivo con +0,2% per Termometro Politico e LAB21.01 è stabile e un significativo +0,7% per Eurometra. Youtrend gli da invece – 0,8%
Questi dati indicano una sostanziale tenuta della coalizione, ma anche una certa instabilità nei rapporti di forza interni.
Terzo Polo e partiti minori: piccoli movimenti, grandi significati
Nel campo centrista e riformista, Azione si muove con cautela tra +0,2% (Lab21.01) e +0,7% (YouTrend), mentre Italia Viva sorprende con un +0,4% secondo YouTrend, il miglior dato settimanale tra i partiti minori. Europa Verde/Sinistra Italiana perde terreno in quasi tutti i rilevamenti (-0,2% e – 0,3 per tre istituti), segno che l’alleanza rosso-verde fatica a mantenere una narrativa forte.
+Europa guadagna leggermente (+0,1%) in alcuni sondaggi, ma perde lo stesso valore in altri: un segnale di instabilità anche in quell’area politica.
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Conclusioni: un equilibrio instabile
La fotografia settimanale restituisce un panorama in continuo movimento. Il M5S emerge come partito in ascesa, capace di intercettare consenso trasversale, forse anche in virtù delle sue posizioni distinte su politica estera e sociale. Il PD, al contrario, sembra attraversare una fase di debolezza strategica.
In mezzo, un centrodestra solido ma non immobile, e un’area centrista che fatica a trovare una vera traiettoria di crescita. Saranno le prossime settimane a confermare se questi trend si consolidano o se si tratta solo di oscillazioni momentanee.
