Non è affatto un momento facile per la premier Giorgia Meloni. A confermarlo la Euromedia Research, attraverso i sondaggi pubblicati da Alessandra Ghisleri su La Stampa di oggi. In questi giorni il suo governo deve fare i conti con parecchie “gatte da pelare”, dallo stato d’emergenza per i migranti ai fondi del Pnrr, fino al tentativo di ‘tappare la bocca’ ad alcuni esponenti della stessa maggioranza non nuovi alle polemiche. Fatto sta che la popolarità di Meloni è in calo, così come la fiducia degli italiani nei suoi confronti.
Preoccupante, per la premier, il dato sulla sua popolarità, scesa sotto al 40% nell’ultima settimana. Per Ghisleri avrebbero inciso non poco le ultime vicissitudini del governo, “dalle nomine nelle aziende partecipate dallo Stato al varo del Documento di economia e finanza. I cittadini aspettano ancora risposte concrete alle domande più urgenti: dal caro-prezzi all’emergenza migranti, che non solo non si ridimensiona, ma anzi si aggrava”.

Nonostante questi dati, il partito della Meloni, Fratelli d’Italia, ha guadagnato lo 0,9% ed è al 29,6% se si votasse domani. Il Partito Democratico ha perso lo 0,4% e si è assestato al 20,1%: per Ghisleri c’è un “effetto Schlein” dietro i numeri del PD, dato che la nuova segretaria sta rivoluzionando non poco l’assetto della sua forza politica.
A seguire i 5 Stelle di Giuseppe Conte al 15,2 per cento (+0,2%), mentre la Lega di Salvini insegue con il 9,3% e un incremento dello 0,3%. In calo il Terzo Polo, che perde quasi un punto percentuale dopo i litigi tra Calenda e Renzi e si assesta al 7,7%. Forza Italia è stabile al 7%.

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Questa settimana, l’ultimo sondaggio realizzato da Swg per il TgLa7 fotografa le intenzioni di voto degli italiani al 17 febbraio
Chiudiamo con il sondaggio che riguarda la “notorietà” della squadra di governo, e quindi dei ministri.
Il più apprezzato dagli italiani, un po’ a sorpresa, è Guido Crosetto alla Difesa con il 37,6%, ma anche la sua popolarità è in calo (-6% in quattro mesi). C’è poi Antonio Tajani (37,5% dei consensi), ministro degli Esteri e vicepremier di Forza Italia, seguito a ruota da Giorgetti (Economia) e Carlo Nordio (Giustizia).