Attacco frontale contro Meloni, Salvini e Forza Italia: “Hanno le mani nel portafoglio degli italiani”
Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle, torna all’attacco del governo con parole durissime. In un lungo post pubblicato su X (l’ex Twitter), l’ex presidente del Consiglio non usa giri di parole e accusa l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni di “avere le mani nel portafoglio degli italiani” e di perseguire una politica fatta di “tagli e tasse”.
“Manteniamo alta la guardia con questo governo di tagli e tasse”, scrive Conte, lanciando un allarme chiaro e diretto. La scintilla che ha scatenato la reazione del leader pentastellato è stata la proposta di emendamento presentata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia per l’aumento dei pedaggi autostradali a partire dal prossimo primo agosto, proprio in concomitanza con le vacanze estive.
L’accusa: “Li abbiamo scoperti, ora fanno retromarcia per imbarazzo”
Conte non si limita alla denuncia, ma ripercorre i fatti punto per punto, smascherando – secondo la sua ricostruzione – il “gioco delle tre carte” della maggioranza di governo.
“Visto che li abbiamo scoperti con le mani dentro il portafoglio dei cittadini e contrastati – afferma l’ex premier – ora sono costretti a fare retromarcia per l’imbarazzo”. La polemica riguarda un emendamento ben preciso, firmato da tutti i partiti della maggioranza, per aumentare i pedaggi autostradali già da agosto.
“Non si è trattato di un aumento automatico – puntualizza Conte – ma di una loro proposta ben definita, scritta nero su bianco, per scaricare tasse e balzelli sulle famiglie italiane”.
“Scaricabarile vergognoso”: l’attacco a Meloni e Salvini
L’ex presidente del Consiglio punta il dito contro la premier Giorgia Meloni e il vicepremier Matteo Salvini, accusandoli di fuggire dalle loro responsabilità.
“Nemmeno un briciolo di onestà – attacca Conte – di ammettere l’errore e dire: abbiamo sbagliato, abbiamo firmato una proposta sbagliata. No. Ora fanno lo scaricabarile su una tassa che hanno firmato tutti e che ora, messi alle strette, annunciano di voler ritirare”.
Conte definisce questa manovra un “teatrino” e mette in guardia i cittadini: “Pensano che le persone siano stupide. Dopo questa farsa, ci riproveranno. Cercheranno di infilare nuove tasse e rincari nei conti delle famiglie, che già oggi faticano ad arrivare a fine mese”.
“Investimenti solo per il riarmo, i cittadini vengono spremuti”
Il leader pentastellato chiude il suo durissimo intervento con una riflessione più ampia sulle priorità del governo.
“Gli investimenti – accusa – sono riservati tutti al riarmo. Per tutto il resto, ci sono i cittadini da mungere”.
Un attacco che intreccia la questione fiscale con quella della politica estera e militare, sottolineando la scelta dell’esecutivo di aumentare la spesa per la difesa mentre, secondo Conte, “scarica il costo della crisi sulle famiglie italiane”.
La strategia del M5S: tenere alta la tensione sul tema fiscale
Le parole di Conte segnano un ulteriore irrigidimento del Movimento Cinque Stelle sul fronte fiscale e sociale. Il partito punta a presentarsi come l’unico argine alle politiche economiche del governo Meloni, giocando sul malcontento crescente per il carovita e l’aumento dei prezzi.
Il caso dei pedaggi autostradali potrebbe essere solo il primo di una lunga serie di scontri nei prossimi mesi. Conte ha già messo in chiaro che il Movimento continuerà a vigilare, pronto a denunciare ogni tentativo di “mettere le mani nelle tasche degli italiani”.
Il clima politico si scalda, e lo scontro tra maggioranza e opposizione entra in una nuova fase, con il fisco al centro del dibattito pubblico.
La durissima offensiva di Giuseppe Conte conferma che il tema fiscale sarà il terreno di battaglia centrale nei prossimi mesi. L’ex premier ha deciso di polarizzare lo scontro, puntando tutto su un messaggio semplice e diretto: il governo Meloni tassa i cittadini per finanziare il riarmo e per proteggere i propri interessi, mentre le famiglie italiane pagano il prezzo più alto.
Dietro l’attacco frontale di Conte non c’è solo la vicenda dei pedaggi autostradali, ma una strategia ben più ampia: trasformare il Movimento 5 Stelle nell’unico vero oppositore popolare al governo, sfruttando il malcontento diffuso per il carovita, i rincari e le disuguaglianze crescenti.
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Il rischio per la maggioranza è che questa vicenda diventi il simbolo di un esecutivo percepito sempre più come lontano dai problemi reali del Paese e vicino solo agli interessi delle lobby, della finanza e dell’industria bellica.
Il messaggio di Conte è chiaro e destinato a fare presa: il governo mente, finge di difendere i cittadini, ma in realtà prepara nuove stangate. E il M5S promette di essere pronto a smascherarle, una per una.
Il clima politico si surriscalda, e lo scontro tra governo e opposizioni si fa sempre più frontale. Con un’unica certezza: per le famiglie italiane, tra rincari, tasse e tagli, l’autunno rischia di essere ancora più amaro.