Mai visto così! Ranucci chiama in diretta Piazzapulita per rispondere a Italo Bocchino IL VIDEO SHOCK

“Circolare Rai? Vogliono controllare i contenuti”
“Nel caso del governo voglio ricordare che sono anni che non c’è un esponente di governo che accetta interviste a Report, quindi difficile parlare di manipolazione”

Uno scontro in diretta

Un intervento a sorpresa, quello di Sigfrido Ranucci, che giovedì sera ha telefonato in diretta a Piazzapulita, su La7, per replicare punto per punto alle dichiarazioni di Italo Bocchino a proposito della discussa circolare Rai sui videomaker. Un confronto a distanza che ha immediatamente acceso il dibattito e riportato al centro la questione della libertà editoriale e del controllo sui contenuti giornalistici all’interno del servizio pubblico.

La posizione di Italo Bocchino

La miccia è stata accesa da Bocchino, editorialista e vicepresidente di Libero, che durante la trasmissione condotta da Corrado Formigli ha difeso la circolare emessa dalla Rai. Il documento impone ai videomaker di caricare tutto il materiale girato, non solo quello montato e mandato in onda. “È un grande tema deontologico”, ha affermato Bocchino. “Se c’è un filmato e tu fai il cuci e taglia e mandi quello… è chiaro che un servizio pubblico vuole avere tutto il girato per stare tranquillo che non ci sia una manipolazione dell’informazione”.

La replica di Ranucci

Una posizione che ha fatto infuriare il conduttore di Report, che ha preso il telefono e ha chiamato in trasmissione per intervenire in diretta. “Finalmente, ascoltando Bocchino, ho capito qual è l’intento di quella circolare Rai: controllarci i contenuti”, ha dichiarato Ranucci. “Non si può parlare di normale gestione del repertorio. Chi conosce la Rai sa bene che ogni redazione cerca di mantenere un proprio archivio minimo, anche per sfruttare al massimo le immagini, che hanno un costo. Ma qui si tratta di altro”.

Il nodo delle accuse di manipolazione

Ranucci ha poi aggiunto: “Detto questo, voglio dire che per le accuse di manipolazioni ci sono i tribunali. E ricordo anche che le accuse di manipolazione, in genere, le fa chi è intervistato. Ma nel caso del governo voglio far notare che sono anni che non c’è un esponente di governo che accetta interviste da Report, quindi è difficile parlare di manipolazione”.

Un’affermazione che pone l’accento su una strategia di silenzio e rifiuto del confronto da parte delle istituzioni, una chiusura che ostacola il lavoro giornalistico e la possibilità di verifica delle informazioni.

Una circolare sotto accusa

Il caso della circolare Rai continua dunque ad alimentare tensioni, soprattutto tra i giornalisti che temono si tratti di un tentativo di normalizzazione e controllo interno. Non si parla solo di gestione tecnica o archiviazione, ma di una mossa che – letta alla luce degli attacchi crescenti al pluralismo dell’informazione – rischia di diventare il simbolo di un nuovo corso orientato alla censura preventiva.

 

Silenzio in studio e reazioni online

La telefonata di Ranucci, trasmessa in diretta e senza filtri, ha avuto l’effetto di una bordata. Bocchino, preso in contropiede, ha tentato di smorzare i toni, ma l’intervento del giornalista ha lasciato il segno. Per un momento, su Piazzapulita, è calato un silenzio eloquente: difficile ribattere quando i fatti vengono messi in fila con chiarezza e senza retorica.

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Il dibattito continua

Sul web, l’intervento è diventato rapidamente virale. Molti utenti hanno definito la telefonata “un’asfaltata in diretta”, applaudendo il coraggio di Ranucci nel difendere l’autonomia del giornalismo d’inchiesta. Una battaglia ancora aperta, che tocca il cuore stesso del diritto a un’informazione libera e indipendente.
VIDEO:

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