Marina Berlusconi attacca Report? Il M5S risponde, ma anche Ranucci durissimo – L’INEDITO

L’inchiesta di Report, andata in onda ieri sera, continua a suscitare ampio dibattito, sia per la rilevanza pubblica dei temi trattati sia per le reazioni provenienti dai protagonisti coinvolti. Sigfrido Ranucci, conduttore e giornalista del programma, ha difeso con fermezza la professionalità del lavoro svolto dalla redazione, sottolineando il carattere approfondito e documentato dell’inchiesta. “Un’inchiesta rigorosa, di grande interesse pubblico, seguita da punte di oltre 1,5 milioni di telespettatori, basata su documenti e dichiarazioni vagliate dai magistrati”, ha dichiarato Ranucci a Repubblica.

Secondo il giornalista, l’inchiesta si è concentrata sulle novità emerse da perizie finanziarie ed economiche legate alla Procura di Firenze, dove l’ex premier Silvio Berlusconi era stato indagato e dove permane oggi l’indagine su Marcello Dell’Utri. “Si è data possibilità alla famiglia Berlusconi e a Dell’Utri di intervenire – ha aggiunto Ranucci –. In alternativa, si è dato ampio spazio alle risposte dei legali nel corso dell’inchiesta e negli studi”.

Le polemiche politiche: il M5S difende Report contro Gasparri

La controversia non si è limitata al campo mediatico, ma ha rapidamente coinvolto la politica. Dario Carotenuto, capogruppo del Movimento 5 Stelle nella commissione di Vigilanza Rai, ha preso posizione contro le critiche mosse da Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia. Gasparri aveva accusato Report di faziosità e mancanza di imparzialità, utilizzando toni che il M5S ha definito “provocatori e insultanti”.

In una nota, Carotenuto ha respinto con forza le accuse, affermando: “Se c’è qualcuno che causa vergogna al nostro Paese è proprio Maurizio Gasparri. Anziché far chiarezza, spiegando i rapporti oscuri con lobby che influenzano le decisioni strategiche del governo, si diverte a collezionare provocazioni e insulti”.

Carotenuto ha inoltre richiamato l’attenzione sul “colpevole silenzio” di Gasparri e del vicepremier Antonio Tajani riguardo alla questione palestinese. “Le accuse di antisemitismo – ha aggiunto Carotenuto – sono tanto gravi quanto inaccettabili, soprattutto considerando l’attuale contesto di sistematico sterminio del popolo palestinese in corso a Gaza”.

Un confronto che divide l’opinione pubblica

Le dichiarazioni di Ranucci, unite alla presa di posizione del M5S, mettono in evidenza come l’inchiesta di Report abbia sollevato interrogativi importanti, sia di natura giudiziaria sia sul piano politico. La decisione di indagare sulle vicende giudiziarie legate alla figura di Berlusconi e alle presunte interferenze esterne ha trovato l’appoggio di parte dell’opinione pubblica, che chiede maggiore trasparenza su questioni di interesse nazionale.

D’altra parte, le critiche da parte di Forza Italia riflettono il timore che un’inchiesta giornalistica possa influenzare negativamente l’immagine del partito e dei suoi esponenti storici. Le accuse di faziosità rivolte a Report sono un segnale di come, nel contesto politico italiano, i confini tra informazione e propaganda siano spesso labili.

Leggi anche

Conclusioni

La vicenda rappresenta l’ennesimo esempio di come il giornalismo investigativo possa accendere i riflettori su questioni complesse e controverse, ma anche di come queste possano essere strumentalizzate in campo politico. Resta da vedere se le indagini giornalistiche e giudiziarie porteranno a ulteriori sviluppi o se l’attenzione si sposterà su altre tematiche. Nel frattempo, il dibattito resta acceso, con Report al centro di un confronto che intreccia giornalismo, giustizia e politica.
VIDEO:

Condividi sui tuoi social:

Articoli popolari

Voce dei Cittadini