“A Palazzo Chigi oggi Giorgia Meloni dà il via libera allo “stato di emergenza” perché incapace di gestire gli sbarchi dei migranti, che sono quadruplicati rispetto a un anno fa. Risuonano lontane le false promesse elettorali di fantomatici e irrealizzabili blocchi navali.”

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Inizia così il durissimo post pubblicato su Facebook da Giuseppe Conte, dopo che l’attuale presidente del consiglio ha dichiarato ufficialmente lo stato di emergenza per gestire la situazione migranti.

Il leader dei Cinque Stelle non ci sta e ricorda che “Quando era all’opposizione Giorgia Meloni, con l’Italia in ginocchio per il Covid, si stracciava le vesti contro la proroga dello “stato di emergenza”, dandomi del “pazzo irresponsabile” e accusandomi di “deriva liberticida”. Eppure lo stato di emergenza in quel momento era una scelta davvero necessaria per intervenire tempestivamente ed efficacemente a sostegno dei cittadini, dei territori, ed evitare il collasso delle strutture sanitarie. Una, nessuna e centomila Giorgia Meloni.”
Parole durissime, insomma, che ci ricordano quanto sia facile sbraitare e attaccare le scelte di un governo quando ci si trova dall’altra parte della “barricata”. Giorgia Meloni ha trascorso gli ultimi quattro anni a criticare tutte le scelte fatte dai governi precedenti, senza rendersi conto che una volta al governo si sarebbe trovata di fronte ai problemi reali del Paese.

C’è da sottolineare pure che quando c’era Conte alla presidenza del consiglio, tra il 2018 e il 2021, l’Italia si è trovata a dover affrontare la peggior emergenza sanitaria degli ultimi cinquant’anni (oltre al crollo del Ponte Morandi e alla complicata situazione geopolitica). E allora sì che c’era bisogno di mettere in atto tutte le procedure possibili per tutelare i cittadini, compreso lo stato di emergenza. È evidente che il problema migranti stia dando parecchio filo da torcere a Meloni e co., costretti a sbandierare lo stato d’emergenza per coprire i propri fallimenti in merito.