Negli ultimi mesi, il dibattito sul rafforzamento militare dell’Europa ha assunto un ruolo centrale nelle discussioni politiche e mediatiche, coinvolgendo cittadini, esperti e istituzioni. Un recente sondaggio condotto da Eumetra per il programma televisivo Piazza Pulita evidenzia un crescente dissenso tra gli italiani nei confronti del piano di riarmo da 800 miliardi di euro destinato all’Europa.
L’indagine, realizzata su un campione rappresentativo della popolazione italiana tra il 5 e il 19 marzo 2025, mostra un netto aumento di coloro che ritengono sbagliata questa misura, passando dal 53,4% al 58,7% in due settimane. Allo stesso tempo, si registra una diminuzione del numero di italiani favorevoli, che scendono dal 27,5% al 22,9%. Anche la quota di indecisi cala leggermente, passando dal 19,1% al 18,4%.
Un’opinione pubblica sempre più critica
L’incremento del dissenso, pari a 5,3 punti percentuali, riflette una crescente preoccupazione per le implicazioni economiche, geopolitiche e sociali del piano di riarmo europeo. La percezione di una maggiore spesa militare in un contesto già segnato da instabilità economica e tensioni internazionali potrebbe aver contribuito a questa variazione.
Tra le motivazioni principali che spingono gli italiani a considerare sbagliato l’aumento delle spese per la difesa europea, emergono diversi fattori:
1. Priorità economiche diverse – Molti cittadini ritengono che investire somme così ingenti nella difesa possa penalizzare settori chiave come la sanità, l’istruzione e le politiche sociali.
2. Paura di un’escalation militare – L’attuale scenario geopolitico, con conflitti ancora aperti, alimenta il timore che un aumento delle spese militari possa incentivare un’escalation invece che garantire maggiore sicurezza.
3. Sfiducia nelle istituzioni europee – Una parte della popolazione vede il riarmo come un’iniziativa imposta dall’alto senza un adeguato coinvolgimento democratico.

Calo del supporto al piano di riarmo
Parallelamente, il numero di italiani favorevoli al riarmo è diminuito di 4,6 punti percentuali, segnalando una crescente riluttanza ad accettare l’aumento delle spese militari come soluzione necessaria per la sicurezza dell’Europa. Questo potrebbe essere legato a una percezione diffusa secondo cui l’Unione Europea dovrebbe concentrarsi maggiormente su diplomazia e strategie di stabilizzazione piuttosto che su un aumento della capacità bellica.
Un dato che interpella la politica
I risultati del sondaggio mettono in evidenza una sfida cruciale per il governo italiano e per i leader europei. La crescente opposizione al piano di riarmo potrebbe influenzare le scelte politiche future, soprattutto in vista delle elezioni europee e delle prossime decisioni strategiche in materia di difesa.
Mentre alcuni partiti e leader politici sostengono con forza la necessità di un’Europa militarmente più forte, altri sottolineano l’importanza di trovare un equilibrio tra sicurezza e investimenti in settori sociali ed economici.
Leggi anche

Chiara Appendino(M5S) ASFALTA Meloni in Live Tv ” Si è accorta solo ora che…” VIDEO DURISSIMO
Chiara Appendino (M5S) scatenata ospite di Tagadà su La7: “Meloni si è accorta solo ora dei dazi USA. Ma sono
Conclusioni
Il dibattito sul riarmo europeo rimane aperto e, come dimostra il sondaggio, gli italiani sembrano sempre più critici nei confronti di un massiccio investimento nella difesa. Con il passare delle settimane, l’opinione pubblica potrebbe continuare a evolversi, soprattutto in base agli sviluppi internazionali e alle decisioni politiche che verranno prese a Bruxelles e a Roma.
Il dato chiaro, per ora, è che la maggioranza degli italiani considera sbagliata questa misura, e il trend suggerisce che il dissenso potrebbe continuare a crescere nei prossimi mesi.