Ultim’ora – Scontro alla Camera. Silvestri becca il Ministro Tajani: “Ma le strategie ve le scrive p..” – VIDEO

Durissimo affondo alla Camera da parte del deputato del Movimento 5 Stelle Francesco Silvestri contro il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Al centro dello scontro, un passaggio contenuto nel Piano strategico per l’internazionalizzazione dell’export italiano, in particolare nel paragrafo dedicato ai rapporti con gli Stati Uniti.

“Nel piano si legge che il surplus commerciale italiano con gli USA vale 38,8 miliardi di euro e che bisogna rafforzare i rapporti anche in un’ottica di riequilibrio della bilancia commerciale. Si parla addirittura di una strategia transattiva con accordi su gas e difesa, anche sotto il profilo degli acquisti. Io mi chiedo: questo documento l’ha scritto il ministro degli Esteri italiano o quello americano?”, ha esordito Silvestri.

L’intervento del parlamentare pentastellato ha messo nel mirino quello che viene interpretato come un atteggiamento eccessivamente accondiscendente del governo nei confronti degli interessi statunitensi, a scapito, secondo lui, delle imprese italiane.

“Non vedo nessuna logica per cui un ministro italiano debba preoccuparsi di riequilibrare un surplus che è frutto della qualità delle nostre imprese. Chi vi paga, i cittadini italiani o quelli americani? Perché non si è mai visto che per vendere dobbiamo pagare.”

Gas, armi e costi per le imprese

Silvestri ha criticato con forza l’ipotesi, contenuta nel piano, di usare l’acquisto di gas e armamenti americani come leva per ottenere vantaggi commerciali, in un momento in cui le imprese italiane soffrono per l’alto costo dell’energia.

“Voi dite che si rilancerà l’export abbattendo il costo dell’energia, ma come pensate di farlo se state promettendo agli Stati Uniti di comprare ancora più gas a prezzi cinque volte superiori a quelli precedenti?”

Il governo già prono, prima ancora dei dazi

Il deputato ha sottolineato come il piano strategico risalga al mese di marzo, quindi precedente alla nuova ondata di dazi annunciata da Donald Trump, lasciando intendere che il governo italiano fosse già pronto ad allinearsi, senza nemmeno tentare una trattativa.

“Questo documento è stato scritto prima dei dazi. Ma voi eravate già proni. Chi vi scrive le strategie, Salvini o Paperino?”

Con un tono sempre più incalzante, Silvestri ha attaccato frontalmente la linea atlantista del governo:

“Giovedì Giorgia Meloni andrà da Trump. Cosa gli dirà? Che per farci abbassare i dazi compreremo più gas e più armi?”

E ha concluso con una provocazione che ha fatto rumore in Aula:

“Il ministro venga subito a spiegare. Siete passati dal bacio in testa a Biden a quello sulle natiche di Trump.

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Conclusione: un governo senza autonomia?

Con questo intervento, Silvestri ha voluto sottolineare ciò che per il Movimento 5 Stelle è una pericolosa perdita di sovranità nella politica economica ed estera italiana. Una critica netta alla strategia che, secondo i 5 Stelle, punisce le imprese italiane e favorisce quelle americane, in cambio di nulla o peggio, di nuove dipendenze.

La richiesta è chiara: che il governo riferisca subito in Aula e chiarisca se l’interesse nazionale viene ancora prima degli equilibri internazionali e delle pressioni di Washington.
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