Vittoria di Conte. Ecco come il M5s smaschera Meloni su Superbonus. Prorogato? – IL VIDEO

Roma, 2 luglio 2025 – Si riaccende lo scontro politico sul Superbonus. A portarlo in Aula è stato il deputato del Movimento 5 Stelle Agostino Santillo, vicepresidente della commissione Ambiente, che ha accusato il Governo Meloni di “due pesi e due misure” nell’applicazione delle agevolazioni edilizie, in particolare alla luce della situazione nei Campi Flegrei.

La denuncia: “Prima demonizzato, poi applicato agli amici”

“Paginate di giornali e ore infinite di trasmissioni televisive dedicate a raccontare peste e corna sul Superbonus, poi, quando si tratta di assecondare i desideri degli amici di Governo, il Superbonus diventa improvvisamente utile e necessario”, ha dichiarato Santillo in Aula, con un intervento che ha subito acceso il dibattito.

Il deputato pentastellato ha ricordato che il Governo, con il Decreto Cessioni del febbraio 2023, aveva eliminato la possibilità di accedere allo sconto in fattura e alla cessione del credito per i bonus edilizi, di fatto bloccando molte ristrutturazioni e cantieri in tutta Italia.

“Eppure – ha proseguito Santillo – l’altro ieri, con il Decreto Legge cosiddetto Omnibus, hanno prorogato il Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2026 per i Comuni colpiti dai terremoti a partire dal 24 agosto 2016, nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza”.

L’affondo: “Ricostruzione affidata a un uomo di Fratelli d’Italia”

Il vicepresidente della commissione Ambiente ha puntato il dito contro il ruolo centrale di Guido Castelli, senatore di Fratelli d’Italia e Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nelle zone colpite dai terremoti del Centro Italia.

“Guarda caso – ha sottolineato Santillo – chi gestisce la ricostruzione di quelle aree è proprio Guido Castelli, che ora va in giro a prendersi i meriti in quattro regioni, affermando che senza il Superbonus la ricostruzione sarebbe ferma. È scandaloso!”.

La questione Campi Flegrei: “Perché esclusi?”

Il nodo centrale dell’intervento di Santillo è però un altro: la situazione nei Campi Flegrei, area ad altissimo rischio sismico, che continua a essere esclusa da ogni forma di agevolazione edilizia straordinaria, nonostante il susseguirsi di scosse e fenomeni di bradisismo.

“Non si capisce – ha attaccato Santillo – perché lo stesso meccanismo non possa essere applicato per costruire case antisismiche nell’area flegrea. Dopo che mezzo Governo ha beneficiato del Superbonus, compresi Salvini e Meloni, ora questa misura vale solo per l’amico Castelli. Ormai non hanno più ritegno”.

Il dibattito politico continua

L’intervento di Santillo arriva in un momento particolarmente delicato, con i Campi Flegrei al centro dell’attenzione nazionale per il crescente rischio sismico e con le comunità locali che chiedono a gran voce misure di messa in sicurezza degli edifici.

Non è la prima volta che il Movimento 5 Stelle denuncia una gestione “a doppia velocità” del Superbonus. Tuttavia, l’accusa di favoritismi politici nei confronti di figure vicine al Governo, come il senatore Castelli, rappresenta un’escalation dello scontro.

Il dibattito è destinato a proseguire nei prossimi giorni, anche in vista della conversione in legge del Decreto Omnibus, mentre i cittadini dei Campi Flegrei attendono risposte concrete.

La denuncia di Agostino Santillo riporta al centro del dibattito politico una questione che va oltre il semplice scontro tra maggioranza e opposizione: il tema è l’equità nelle scelte pubbliche e la coerenza nell’uso delle risorse comuni.
Il Superbonus, da misura tanto criticata quanto utilizzata, si conferma un terreno di battaglia politica, dove il rischio — come evidenziato dall’esponente M5S — è che diventi uno strumento gestito “a convenienza”, valido solo quando fa comodo agli alleati del governo.

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L’esclusione dei Campi Flegrei dalle agevolazioni straordinarie, nonostante il chiaro pericolo sismico e il crescente allarme tra i cittadini, rischia di amplificare un sentimento di abbandono e di ingiustizia.

A prescindere dagli schieramenti, resta una domanda fondamentale: la sicurezza delle persone e la tutela del territorio possono davvero essere subordinate a logiche di potere o favoritismi politici?

In un Paese così fragile dal punto di vista sismico, non può esistere un “Superbonus di serie A” e uno di “serie B”. Se la politica vuole davvero essere credibile, dovrà dimostrarlo con fatti concreti e uguali per tutti. E il tempo per farlo, nei Campi Flegrei, sta per scadere.

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